domenica 15 giugno 2008

"Mimmo Paladino a Villa Pisani"


Dodici "Dormienti" galleggiano a filo d'acqua nella grande vasca, mentre gli enormi "Testimoni" troneggiano all'ingresso del parco settecentesco. Sono le maestose opere di Mimmo Paladino che sembrano voler aprire un dialogo tra l'arte contemporanea e quella tardo barocca e del primo neoclassicismo, rincorrendosi tra i 14 ettari di verde della splendida Villa Pisani a Stra, lungo la Riviera del Brenta, che ospita fino al 2 novembre una personale dell'artista. Paladino ha progettato per l'esposizione, curata da Costantino D'Orazio, un itinerario composto da settanta capolavori, raccolti in dieci installazioni. Le sculture sembrano quasi presenze che abitano il parco, lasciando sempre aperta la possibilità che dietro l'angolo appaia l'inatteso, come avviene nei cortili interni della villa, che sembrano vivere in una dimensione surreale, occupati da due grandi scudi e da una torre. Ad aprire la visione del parco, quasi ad accogliere chi vi entra in un abbraccio, venti sculture disposte a semicerchio, che evocano alcune soluzioni dell'architettura di Bernini. Sono i "Testimoni" che decoravano il cortile del MART e che con questa mostra tornano nel territorio che li ha prodotte: l'artista ha utilizzato la stessa pietra di Vicenza usata secoli prima per le sculture classiche che decorano il parco. Il dialogo prosegue con un'inedita installazione dei "Dormienti" sul pelo d'acqua della grande vasca. Rifacendosi a uno dei momenti del film "Quijote", dove a galleggiare era solo una figura, Paladino ha moltiplicato a dodici i corpi rannicchiati che sembrano galleggiare sulla superficie della fontana e che poi si ritrovano a sorpresa al centro del labirinto, che i Pisani commissionarono a Girolamo Frigimelica. Qui Paladino è intervenuto arricchendo il percorso del visitatore, che cerca di raggiungere il centro del dedalo di bosso per ammirare i suoi lavori collocati nella torretta centrale, con opere che appaiono all'improvviso nei vicoli ciechi del labirinto. Un enorme Elmo segna il centro prospettico dell'intero giardino, che non è collocato nel cuore del parco, ma spostato a est, dove si innalza l'Esedra, con sette archi e sette fughe prospettiche che conducono ad altrettanti cancelli. Da qui si può dominare tutto il parco e l'Elmo, poggiato a terra, ne evoca l'antico custode. Nella Riserva degli Agrumi sei monumentali tele ricoprono di colori un grande spazio vuoto. Dal graffito, alla foglia d'oro, all'intervento materico, i quadri nella loro grandezza e vitalità quasi contrastano con le sculture, composte e spesso nascoste. Come il "San Gennaro", una testa d'argento che sembra arrivare da un reliquiario di una cappella barocca, avvolta in una teca di vetro custodita nella Coffee House, protetta dagli alberi e da uno stretto fossato. Paladino ha saputo raccordare le sue opere all'architettura della villa in un continuo gioco di rimandi di forma, materia e spazio. E la corrispondenza forse più intensa è quella che si incontra all'interno dell'edificio, tra l'affresco di Tiepolo, dedicato alla gloria dei Pisani nella stanza principale e l'esile scultura "Respiro", collocata al centro della stessa. Un volto volge lo sguardo verso l'alto, ammirando la decorazione e sul suo colore argento si riflette l'affresco stesso deformato, mentre dalla scultura risuona la melodia "Bells for Paladino", composta per il maestro campano da Brian Eno nel 1999.

"Mimmo Paladino a Villa Pisani" Museo di VillaPisani, Stra (Venezia), fino al 2 novembre
Orario:
fino al 30 settembre dalle 9 alle 20;
dal 1 ottobre dalle 9 alle 17.
Chiuso il lunedì
Ingresso Villa e Parco: intero 10 euro, ridotto 7,50 euroCatalogo Marsilio
Per informazioni: tel. 049 502270

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