Diciotto divieti, nove obblighi e quattro avvertimenti di pericolo. E ironia della sorte, il parco pubblico di via Bellini si chiama «Parco della Libertà». Tra i divieti, riassunti dal cartellone all'ingresso dei giardini, oltre a quelli classici come calpestare le aiuole o gettare i mozziconi di sigaretta sull’erba, ci sono anche quello di usare un linguaggio volgare ed offensivo, di giocare con modelli radiocomandati o di ripararsi sotto le piante in caso di maltempo.
fonte: Il Mattino
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