martedì 5 agosto 2008

La mancia passa di moda. Camerieri vittime dello "chic"


Il Belpaese è un popolo di raffinati sostenitori del bon ton o di taccagni? La domanda sorge spontanea, visto che un numero sempre maggiore di italiani non lascia la mancia ai camerieri che li hanno serviti. Una scelta ponderata, per andare incontro ai tempi che cambiano, o piuttosto obbligata, perché il caro €uro non dà tregua?
“la mancia è espressione di una società fatta di classi subalterne e servili. Oggi anche i camerieri hanno una loro dignità e vengono vissuti con la stesso atteggiamento dai clienti. Il rapporto culturale tra camerieri e clienti è cambiato radicalmente, soprattutto sul piano psicologico. Una volta era quasi obbligatorio lasciare la mancia, mentre le nuove generazioni rifiutano questo gesto che rimanda a un rapporto tra padrone e dipendente”.
Non è il gesto in sé a essere sintomo di dominio ma la sua sproporzione: “La teoria dice che lasciare la mancia non è chic né elegante. D'altra parte però, se misurata e affettuosa, è anche un riconoscimento al merito: in quel caso diventa un gesto elegante che, se fatto con carineria, è sempre benevolo e gradito. Se è eccessivo e diventa simbolo di padronanza allora è segno di maleducazione”.
Mancia semplicemente passata di moda?
Non tutti ne sono convinti. “I camerieri sono le prime vittime del dimezzamento del valore dell'€uro - ha chiosato l'avvocato Carlo Rienzi, presidente del Codacons -. Oggi non si riesce a dare più il 10% di mancia e così molti clienti preferiscono non lasciare niente anziché rischiare fare una figuraccia. E così si arriva direttamente all'azzeramento, saltando il livello del dimezzamento.

fonte: Virgilio

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