mercoledì 8 ottobre 2008

Okkio alla salute

Italia: più di un milione di bambini tra gli 8 e i 9 anni è sovrappeso o obeso, oltre uno su tre: troppe ore passate davanti la tv, poco tempo dedicato alle attività fisiche e soprattutto abitudini alimentari squilibrate stanno causando un fenomeno ormai considerato una vera emergenza, soprattutto per i danni futuri alla salute dei ragazzi che potrebbero insorgere. È il risultato dell'indagine 'Okkio alla salute', presentata oggi a Roma, condotta negli ultimi mesi nelle scuole italiane dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali e coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss), in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e con l'Istituto nazionale di Ricerca e Nutrizione.

Il progetto è importante perchè per la prima volta sono stati adottati strumenti e parametri uniformi (quelli stabiliti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità) per fornire un quadro omogeneo del fenomeno in Italia: lo studio, cui hanno partecipato 18 regioni (tutte tranne Lombardia e Trentino-Alto Adige), è stato condotto da 1.028 operatori del Servizio sanitario nazionale, che hanno misurato peso ed altezza di quasi 46 mila bambini della terza classe primaria (la ex terza elementare) di 2.610 scuole. Circa 46.500 i genitori intervistati, 1.500 gli insegnanti coinvolti.

Tutta colpa delle cattive abitudini alimentari, da imputare anche alla negligenza dei genitori: dalle interviste è emerso infatti che l'11% dei bambini non fa colazione la mattina, il 28% la fa in maniera non adeguata, l'82% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante (con snacks ipercalorici e pieni di conservanti), il 23% non consuma quotidianamente frutta e verdura.

Se si aggiungono la scarsa attività fisica (solo 1 bambino su 10 svolge sport in modo adeguato per la propria età), comportamenti sedentari (1 ragazzino su 4 guarda la tv per 4 ore o più al giorno e 1 su 2 ha la televisione in camera), la sottovalutazione del problema da parte dei genitori e le responsabilità delle scuole (solo il 12% prevede la distribuzione di alimenti sani) il fenomeno acquisisce facilmente le dimensioni denunciate dalla ricerca.

fonte: Quotidiano.net

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