sabato 24 gennaio 2009

Mamma e papà "censurano" le favole

«Cenerentola è costretta a lavare e pulire tutto il giorno e Biancaneve offende i suoi amici chiamandoli “nani”». E allora mamma e papà “censurano” le favole. Secondo un sondaggio condotto su 3.000 genitori, un nutrito gruppo di intervistati considera le fiabe politicamente scorrette. «Sono troppo tristi, non le leggiamo più»: così i classici dei fratelli Grimm o di Perrault, finora sempre molto amati, rischiano di sparire dalle camerette dei bambini. “Biancaneve e i sette nani” è una delle storie più contestate. Un genitore su dieci pensa che il titolo della celebre favola, che racconta di una principessa odiata per la sua bellezza dalla malvagia regina e strega Grimilde, non sia politically correct: «Bisogna modificarlo».Biancaneve e Cenerentola sono comunque in buona compagnia. Anche Raperonzolo è “troppo crudele”. Secondo l’indagine del sito TheBabyWebsite.com, il 66 per cento di mamma e papà crede ancora che la Bella addormentata, Hansel e Gretel, Pinocchio diano ai loro figli dei messaggi di moralità. Ma, purtroppo, molti altri ritengono le fiabe così inappropriate da vietarle prima della buonanotte. Cappuccetto rosso, per esempio, è “spaventosa”. Vedere una dolce bambina alle prese con un lupo cattivo che mangia la nonna, non aiuta i sogni dei più piccoli. Per il 17 per cento bisogna evitare letture di questo tipo per non creare incubi spaventosi. fonte: La Stampa

2 commenti:

  1. Siamo al ridicolo...scommetto inoltre che quel 17% benderà gli occhi ai loro figli quando escono di casa, per non mostrare le persone che chiedono la carità, oppure che cambieranno canale quando ci sarà il tg alla tv...

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