La tradizione popolare vuole che, nel giorno di San Marco, festeggiato il 25 aprile, ad ogni donna venga regalato un bocolo (bocciolo di rosa rosso) come segno d'amore da parte del suo compagno.
Sulle origini di questo dono ci sono due leggende.
La prima racconta la storia del contrastato amore tra la nobildonna Maria Partecipazio ed il trovatore Tancredi. Nell'intento di superare gli ostacoli dati dalla diversità di classe sociale, Tancredi parte per la guerra cercando di ottenere una fama militare che lo renda degno di tanto altolocata sposa. Purtroppo però, dopo essersi valorosamente distinto agli ordini di Carlo Magno nella guerra contro i Mori di Spagna, cade ferito a morte sopra un roseto di rose bianche che si tingono di rosso con il suo sangue. Tancredi morente affida a Orlando il paladino un bocciolo di quel roseto perché lo consegni alla sua amata.
Orlando fedele alla promessa giunge a Venezia il giorno prima di S.Marco e consegna alla nobildonna il bocciolo quale estremo messaggio d'amore del perito spasimante. La mattina seguente Maria Partecipazio viene trovata morta con il bocciolo rosso posato sul cuore e da allora i veneziani usano quel fiore come emblematico pegno d'amore.
Secondo l'altra leggenda la tradizione del " bocolo" discende invece dal roseto che nasceva accanto la tomba dell'Evangelista. Il roseto sarebbe stato donato a un marinaio della Giudecca di nome Basilio quale premio per la sua grande collaborazione nella trafugazione delle spoglie del Santo.
Alla morte di Basilio il roseto, che era stato piantato nel giardino di casa, divenne il confine della proprietà suddivisa tra i due figli. Avvenne in seguito una rottura dell'armonia tra i due rami della famiglia e la pianta smise di fiorire.
Un 25 aprile di molti anni dopo nacque amore a prima vista tra una fanciulla discendente da uno dei due rami e un giovane dell'altro ramo familiare. I due giovani si innamorarono guardandosi attraverso il roseto che separava i due orti.
Il roseto accompagnò lo sbocciare dell'amore tra parti nemiche coprendosi di boccioli rossi, e il giovane cogliendone uno lo donò alla fanciulla.
In ricordo di questo amore a lieto fine, che avrebbe restituito la pace tra le due famiglie, i veneziani offrono ancor oggi il bocolo rosso alla propria amata.
Non sapevo né del bocolo, né delle così belle tradizioni.
RispondiEliminaCara Mary e noi ne lasceremo?
Non credo.
Interessante!! Grazie per le info.
RispondiEliminache belle leggende
RispondiEliminaE' una tradizione veneziana a cui nessun marito o fidanzato si sottrae.
RispondiEliminaMio marito non va a rimpinguare le tasche dei fioristi, lo acquista in uno dei tanti banchi della Croce Rossa Italiana predisposti per l'occasione, così nell'occasione si fa anche della beneficienza (che non è mai troppa)!
Ciao a tutti!!!!
...e io continuerò la tradizione!
RispondiEliminaBuon 25 aprile,
Stefano
Una bellissima tradizione, non la conoscevo!!!
RispondiEliminaCiao, buona serata
Maria Rosa
Stefano, veneziano DOC. Grazie!
RispondiEliminaSaluto anche Maria Rosa
é una delle più belle tradizioni che abbiamo noi veneziani...un segno d'amore dell'uomo per la propria donna.
RispondiEliminaBuon 25 aprile
Buon 25 aprile pure a te!!
RispondiEliminaChe cosa romantica! Peccato che mio marito non sia di Venezia: lui non conosce nemmeno le rose che ho in giadino, l'ultima volta per potarle le ha cimate tutte, non ho visto nemmeno un bociolino! Un abbraccio e buon fine settimana.
RispondiEliminaCiao Daniela, grazie della tua visita e buon fine settimana pure a te!
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