lunedì 27 luglio 2009

25 luglio 1956: Andrea Doria addio

La notte del 25 luglio 1956 l'Andrea Doria fila veloce verso New York in una cortina di nebbia. L'orchestra suona l'ennesima "Arrivederci Roma", in prima classe gli americani giocano a bridge e bevono champagne, in terza gli emigranti italiani smazzano le carte e stappano Chianti. Improvviso, al largo di Nantucket, un tonfo sordo, "come un gran colpo di piatti" testimonierà un orchestrale, poi uno scoppio lacerante. Sono le 23,11. La prua rompighiaccio dello svedese Stockholm sperona il transatlantico italiano, sfondando la fiancata destra: uno squarcio di 15 metri dal quale irrompono 500 tonnellate di oceano. I morti sulla nave sono 46, l'emozione in Italia, enfatizzata dalla neonata Tv, è profonda. Dopo un'agonia di 11 ore l'orgoglio della Marina italiana cola a picco. Sono le 10,09. Scrive Dino Buzzati: "Un pezzo d'Italia se ne è andato, l'Italia migliore, la più seria, geniale, solida, onesta, tenace, operosa, intelligente". Il comandante Calamai "Quando muore una nave - dice un anziano comandante - anche l'Italia muore un po'". Parole autentiche, ma il comandante Piero Calamai sarà coperto di accuse ingiuste e nessuno lo difenderà. Si dirà tutto il male di lui e del suo equipaggio e si scoprirà poi che era tutto falso. Troppo tardi per ridare senso alla vita di un uomo che morirà angosciato. "I passeggeri sono salvi?" saranno le sue estreme, disperate parole, nel '72, nel momento dell'ultimo respiro. Solo a cinquant'anni dalla tragedia si scoprirà che il comandante e i suoi uomini erano stati sacrificati alla ragione di stato e si renderà pubblica una verità rimasta a lungo nascosta. Fu il Governo italiano, a nome dell'Iri e per ragioni di business, a insabbiare l'inchiesta della Marina che scagionava Calamai, uomo dal tragico destino, tradito dal suo Paese, che non avrà più un comando e sarà dimenticato.
fonte:Il Sole 24 ORE

2 commenti:

  1. Grazie per averci ricordato questo capitolo di storia davvero importante per il nostro paese.
    Sei sempre mitica!
    ciao
    Vale

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  2. Io ero alle elementari,e, ricordo come ora, quanto fosse una grave notizia, abbiamo fatto pure un tema in classe!
    La notizia mi ha fatto ritornare alla mia infanzia!
    Ciao

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