Il Movimento Consumatori di Roma ricorda che a seguito di una sentenza da parte della Corte Costituzionale, il rimborso dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) pagata sulle fatture della TIA, Tariffa di Igiene Ambientale, nonché la “vecchia” Tarsu, non è un sogno ma realtà.
Per ottenere il rimborso occorre dapprima accertarsi che il cittadino sia in possesso dei bollettini di pagamento e delle ricevute relative alla tariffa rifiuti degli ultimi dieci anni; dopodiché occorre separare quelle fatture dove è applicata l’IVA da quelle dove invece non è stata applicata e pagata.
A questo punto il cittadino, con una semplice somma dell’imposta illegittima pagata, può conoscere l’ammontare del proprio rimborso. La Corte Costituzionale ha infatti sancito che quella sui rifiuti non è una tariffa, ma una tassa a tutti gli effetti, ragion per cui su tutte le fatture della TIA pagate da non più di dieci anni il cittadino ha diritto alla sacrosanta restituzione dell’IVA.
A tal fine, il Movimento Consumatori Roma, per tutti quei cittadini che intendano associarsi, è a disposizione per fornire assistenza nelle richieste di rimborso dell’imposta sul valore aggiunto della tassa rifiuti sia per presentare la domanda, sia per presentare il conseguente ricorso nel caso in cui l’azienda intestataria delle fatture con l’IVA illegittima si rifiuti di pagare.
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Buono a sapersi...
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