Ecco l'oggetto misterioso: la macchina da scrivere. Questa è la mitica "lettera 22" resa famosissima, per chi non è più giovanissimo, da Indro Montanelli che se la portava sempre appresso, eccolo qui sotto in una delle sue immagini più conosciute:
Grazie Ki@r@, tu sei molto giovane e sei nata nell'era computers, io un po' meno giovane e ho passato la mia vita lavorativa sopra una macchina, non di questso tipo, però questa è quella che ha fatto "storia" Un abbraccio
Ma sei tremenda! Non ci sarei mai arrivata. Pensare che ho imparato a scrivere a macchina proprio con quella e oltretutto ce l'ho ancora, chiusa in uno scatolone in mansarda. ...vecchi tempi andati. Ma ti ricordi come ci si riducevano le dita per cambiare il nastro inchiostratore e quante unghie spezzate per pestare su quei tasti? Mi sa che è meglio adesso. Grazie per il bel ricordo.
Siamo tutte poco osservatrici Roberta! Anche se un modello diverso, più grande, doppio carrello, però erano fatte tutte alla stessa maniera.
@ Daniela. Ricordi anche il correttore con la striscietta bianca dove andavamo adimprimere la lettera sbagliata, per poi ripassarci sopra quella giusta? Ed il pennellino? Quello non mi piaceva perchè lasciava troppa traccia!! Bei ricordi eh.....
Altro chè se li ricordo! Mi ricordo anche di un sacco di fogli appallottolati che finivano nel cestino ogni volta che gli errori erano più delle parole giuste. Uno stress!!!
Ciao Daniela, ora con questo marchingegno lo stress è finito, si corregge prima di stampare vero? Ma io credo che ce ne produca degli altri.......... Buona Domenica
Non avrei mai pensato ad una macchina da scrivere!!! Complimenti per la foto!!! :D
RispondiEliminaChiara
Non ci sarei arrivata ciaoo ;;)
RispondiEliminaGrazie Ki@r@, tu sei molto giovane e sei nata nell'era computers, io un po' meno giovane e ho passato la mia vita lavorativa sopra una macchina, non di questso tipo, però questa è quella che ha fatto "storia"
RispondiEliminaUn abbraccio
Ho sentito Vanda, pensavo fosse molto facile arrivarci, ma non è stato così.
RispondiEliminaAlla prossima, ciao
E brava mary....non ci sarei arrivata! E si che ne ho una un poco più giovane in ufficio ed ieri l'ho pure usata..... Buona serata :O)
RispondiEliminaMa sei tremenda! Non ci sarei mai arrivata. Pensare che ho imparato a scrivere a macchina proprio con quella e oltretutto ce l'ho ancora, chiusa in uno scatolone in mansarda.
RispondiElimina...vecchi tempi andati. Ma ti ricordi come ci si riducevano le dita per cambiare il nastro inchiostratore e quante unghie spezzate per pestare su quei tasti? Mi sa che è meglio adesso.
Grazie per il bel ricordo.
Siamo tutte poco osservatrici Roberta!
RispondiEliminaAnche se un modello diverso, più grande, doppio carrello, però erano fatte tutte alla stessa maniera.
@ Daniela. Ricordi anche il correttore con la striscietta bianca dove andavamo adimprimere la lettera sbagliata, per poi ripassarci sopra quella giusta? Ed il pennellino? Quello non mi piaceva perchè lasciava troppa traccia!!
Bei ricordi eh.....
Altro chè se li ricordo!
RispondiEliminaMi ricordo anche di un sacco di fogli appallottolati che finivano nel cestino ogni volta che gli errori erano più delle parole giuste. Uno stress!!!
Ciao Daniela, ora con questo marchingegno lo stress è finito, si corregge prima di stampare vero? Ma io credo che ce ne produca degli altri..........
RispondiEliminaBuona Domenica