Il via dal Lido di Venezia il 9 maggio 2009, arrivo a Roma il 31 dopo 21 tappe e 3.395,5 km.
E' un Giro alla rovescia, strano, originale, atipico, che parte dal mare e si inerpica subito sulle Dolomiti, sfiora Milano e Firenze, affronta un tappone inedito negli Appennini, si spinge fino a Benevento e Napoli, sulle falde del Vesuvio per approdare a Roma dopo 21 tappe e 3.395 chilometri. Un Giro che insegue la storia dei cento anni che compirà nel maggio prossimo ripercorrendo i luoghi e le tappe del mito. E che cerca di rilanciare attenzione ed interesse per uno sport tartassato dagli scandali alimentando il collaudato clichet del dualismo.
Il Giro parte con una cronosquadre di 20,5 chilometri sulle strade del Lido di Venezia e, dopo un paio di tappe interlocutorie adatte ai velocisti (per i quali si offrono anche i traguardi di Milano, Arenzano, Firenze, Benevento e Anagni) a Trieste e Jesolo, affronta subito le Dolomiti (sei gli arrivi in salita, non tutti difficilissimi): il Croce d'Aune e l'arrivo a S. Martino di Castrozza; poi l'Alpe di Siusi. Un Giro, dunque, che non consente rodaggi e che richiede subito un ottimo colpo di pedale.
fonte:La repubblica
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