lunedì 14 luglio 2008

I tacchi a spillo «pungono» la schiena e le gambe

Secondo un sondaggio dell'Associazione dei podologi statunitensi, sei donne su 10 si vergognano dei loro piedi.
C'è chi sostiene che camminare scalzi permetta al piede una naturalezza difficile da avere con le scarpe. In realtà spesso si indossano quelle sbagliate: con calzature confortevoli, si evitano i calli e in più i piedi sono protetti da tagli e infortuni. E' fondamentale la scelta delle scarpe, compito in cui a commettere errori sono soprattutto le donne, che privilegiano la componente estetica a scapito della comodità . Quella dei podologi è una battaglia difficile, perché a dettare legge non sono i medici, ma la moda. Se così non fosse, zeppe e tacchi alti sarebbero spariti da tempo. Il tacco più gradito ai nostri piedi è di 3-4 centimetri. «Misura che consente di distribuire bene il peso fra tallone e avampiede». Tacchi a spillo e zeppe spostano il baricentro in avanti e sovraccaricano la parte anteriore del piede, causando alla lunga danni alle articolazioni e anche alla schiena. Gli stilisti continuano a proporre questi modelli perché slanciano la gamba e fanno sì che i glutei siano più sporgenti e arrotondati. Anche l'andatura è più sinuosa, perché a ogni passo il corpo ondeggia per trovare stabilità in una posizione che non è naturale. Il mal di schiena che può manifestarsi quando si portano i tacchi alti è dovuto al fatto che il corpo deve adattarsi al nuovo equilibrio. I tacchi alti possono però causare danni se già ci sono problemi alla colonna, per esempio una scoliosi molto accentuata. E in ogni caso, questo tipo di calzatura va indossata per poche ore. Ma anche le ballerine e i sandali rasoterra non vano usati per lunghi periodi o se si deve camminare molto, perché mettono in tensione il tendine di Achille e possono provocare tendiniti e infiammazioni al tallone. Semaforo rosso, infine, per le infradito che, apparentemente comode, nascondono non poche insidie. Possono andare bene in piscina o sulla spiaggia, ma vanno evitate in città, se si deve camminare a lungo o se si fa sport. I podologi americani precisano che calzature di questo tipo non danno alcun supporto all'arco del piede, che possono causare dolori all'arco plantare, tendiniti e infiammazioni fra le dita, soprattutto con i modelli in plastica. Fra il primo e il secondo dito del piede passano arterie e vie nervose che possono essere danneggiate da questi tipo di calzatura.
fonte: Corriere della Sera.it

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