C'è chi sostiene che camminare scalzi permetta al piede una naturalezza difficile da avere con le scarpe. In realtà spesso si indossano quelle sbagliate: con calzature confortevoli, si evitano i calli e in più i piedi sono protetti da tagli e infortuni. E' fondamentale la scelta delle scarpe, compito in cui a commettere errori sono soprattutto le donne, che privilegiano la componente estetica a scapito della comodità . Quella dei podologi è una battaglia difficile, perché a dettare legge non sono i medici, ma la moda. Se così non fosse, zeppe e tacchi alti sarebbero spariti da tempo.
Il tacco più gradito ai nostri piedi è di 3-4 centimetri. «Misura che consente di distribuire bene il peso fra tallone e avampiede». Tacchi a spillo e zeppe spostano il baricentro in avanti e sovraccaricano la parte anteriore del piede, causando alla lunga danni alle articolazioni e anche alla schiena. Gli stilisti continuano a proporre questi modelli perché slanciano la gamba e fanno sì che i glutei siano più sporgenti e arrotondati. Anche l'andatura è più sinuosa, perché a ogni passo il corpo ondeggia per trovare stabilità in una posizione che non è naturale. Il mal di schiena che può manifestarsi quando si portano i tacchi alti è dovuto al fatto che il corpo deve adattarsi al nuovo equilibrio. I tacchi alti possono però causare danni se già ci sono problemi alla colonna, per esempio una scoliosi molto accentuata. E in ogni caso, questo tipo di calzatura va indossata per poche ore.
Ma anche le ballerine e i sandali rasoterra non vano usati per lunghi periodi o se si deve camminare molto, perché mettono in tensione il tendine di Achille e possono provocare tendiniti e infiammazioni al tallone. Semaforo rosso, infine, per le infradito che, apparentemente comode, nascondono non poche insidie. Possono andare bene in piscina o sulla spiaggia, ma vanno evitate in città, se si deve camminare a lungo o se si fa sport. I podologi americani precisano che calzature di questo tipo non danno alcun supporto all'arco del piede, che possono causare dolori all'arco plantare, tendiniti e infiammazioni fra le dita, soprattutto con i modelli in plastica. Fra il primo e il secondo dito del piede passano arterie e vie nervose che possono essere danneggiate da questi tipo di calzatura.
fonte: Corriere della Sera.it
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