Una coperta di toppe bianche avvolge la Presena, ghiacciaio di tremila metri a Sud del Passo del Tonale, in Trentino. I teli sintetici - simili a quelli che riparano dalla pioggia i campi di Wimbledon - partono dalla stazione della seggiovia e si estendono lungo le piste. «Sembrano cerotti», dicono gli abitanti della val di Sole. E la loro funzione non è molto differente: i quarantamila metri quadrati di teli geotessili devono rimarginare le ferite della cima.
Negli ultimi 30 anni, infatti, sono scomparse tonnellate di neve. Strati di ghiaccio profondi trenta, quaranta metri sciolti dall’innalzamento delle temperature. Ora, però, in Trentino hanno deciso di srotolare questo tappeto sintetico per risolvere il problema. È l’ultimo tentativo prima della resa di fronte ai cambiamenti climatici. Ci credono tutti. La speranza è nelle micro bolle d'aria racchiuse nei teli. Sono il migliore isolante contro i raggi del sole e sul tonale li stanno sperimentando per la prima volta in Italia.
E’ iniziato tutto mesi fa, quando sono andati nella Stubaital, in Austria, e hanno scoperto questo metodo. Al di là del confine coprono i ghiacciai già da diversi anni. E i risultati si vedono. Nell'ultimo anno sulla Zugsspietze, la vetta più alta di Germania, sono riusciti a ridurre l'ablazione del 70 per cento. Un miracolo analogo si sta verificando anche in Svizzera, dove dal 2005 sr otolano 100mila metri quadri di teli sul Gurschen.
fonte: La Stampa.it
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