Le mele Melinda, originarie della Trentina Val di Non, sono state le prime in Europa ad ottenere il marchio D.O.P. e ora la valle ha deciso di ricambiare questa unione dedicando una festa al raccolto, "Pomaria", ispirata alla dea protettrice dei frutteti: Pomone. Per l’occasione il borgo di Casez con il suo centro rinascimentale, si trasformerà, dal 10 al 12 ottobre, in un teatro a cielo aperto, allestito per celebrare le mele, le tradizioni contadine e tutto ciò che di buono si può trovare in Valle di Non. I visitatori troveranno aperti gli androni del castello del borgo e delle dimore patrizie e un gruppo di attori in costume rappresenteranno per le vie del borgo arti e mestieri a rischio di sparizione come la costrizione di cesti o l’impagliatura delle sedie.Nelle vie del borgo sarà allestita anche una mostra pomologica che, oltre alle mele del presente, sarà dedicata anche alle varietà preziose di frutta antica che continuano a vivere grazie all’amore di pochi appassionati e che hanno nomi seducenti come Calvilla Bianca, Runsè, Buras… I visitatori potranno assaggiare vini e prelibatezze.
E visto che bello e buono sono due concetti che vanno bene insieme al di là del gusto, Pomaria, è anche solidarietà. L’evento è legato, infatti, all’iniziativa benefica “Un melo per la speranza”. Nata come associazione onlus, fondata da imprenditori e contadini delle Valli del Noce, “Un melo per la speranza” progetta, realizza e segue in prima persona interventi diretti ai bambini in difficoltà.
fonte: Panorama
(ciao Remo)
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