Stop alla campagna di ecoincentivi per l'acquisto di biciclette e ciclomotori. In meno di un mese, per le precisione in soli 21 giorni, le migliaia di richieste inoltrate hanno mandato completamente in tilt il sistema informatico. Tanto che l'Associazione nazionale dei costruttori di cicli e motocicli, che cura la campagna per conto del ministero dell'Ambiente, ha deciso di non accettare più le fatture emesse con data posteriore al 12 maggio.
Tecnicamente i fondi non sono esauriti, attualmente restano poco più di due milioni di euro. Ma la campagna di fatto è stata interrotta per dare la possibilità ai rivenditori di smaltire le domande accumulate in questi giorni. Giovedì scorso, infatti, la piattaforma informatica era "saltata" per l'eccesso di collegamenti (come ha riportato il Sole 24 Ore del 12 maggio) e solo martedì pomeriggio ha ripreso a funzionare, ma mai come avrebbe dovuto. «All'una di ieri notte c'erano più di mille rivenditori connessi in tutta Italia – afferma Piero Nigrelli, responsabile della sezione ciclo dell'Ancma – e lo straordinario numero di accessi registrati ha fatto saltare il server di Unicredit di cui ci serviamo per la gestione della piattaforma informatica. I fondi disponibili continuavano a scendere precipitosamente. A quel punto abbiamo deciso di mandare una comunicazione ai nostri associati, informandoli che non sarebbero state più accettate nuove fatture». Una decisione necessaria per permettere a tutti coloro che in questi giorni hanno avuto difficoltà a connettersi al server - e nel frattempo hanno accumulato numerose pratiche - di smaltirle. «Nel momento in cui abbiamo preso questa decisione c'erano ancora dei fondi disponibili – continua Nigrelli – ma non abbiamo la minima idea di quante siano le domande residue, accumulate, e i il "montepremi" potrebbe anche non essere sufficiente per soddisfarle tutte».
Nessuna comunicazione ufficiale per il momento da parte del ministero dell'Ambiente che attende di sapere quanti sono, e se ci sono ancora, i fondi disponibili prima di prendere decisioni. L'incentivo medio erogato si attesta sui 200 euro e, in base agli ultimi dati disponibili, sono state vendute con incentivo ben 30mila biciclette e poco meno di cento motorini (per cui resta l'ostacolo della rottamazione del vecchio veicolo). Ma proprio in queste ore, salvo le continue interruzioni del sistema informatico, questi numeri continuano a crescere.
È stata una bellissima iniziativa, sottolineano tutti i rivenditori, ma non c'è dubbio che nessuno si aspettava un successo tale, tanto che gli strumenti messi a disposizione si sono dimostrati presto inadeguati.
fonte: Il Sole 24 ORE
Allora successo, al di là di ogni rosea previsione, cara Mary.
RispondiEliminaSperano sempre che le persone non recepiscano ( una volta che fanno degli incentivi anche sulle bici) non sono preparatiiiiiiii
RispondiEliminaRosee idee, però dovremmo anche essere preparati a portarle a termime! C'è sempre qualcosa che si mette di traverso e blocca il meccanismo!
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