domenica 7 giugno 2009

I superambulatori di famiglia

Basta con il medico di fami­glia isolato, basta con la guar­dia medica composta da ope­ratori sconosciuti agli assisti­ti, basta con le perdite di tem­po per raggiungere un labora­torio o un ambulatorio specia­listico. Per tutto questo ci sa­rà un'unica struttura chiama­ta Unità complessa di cure pri­marie, in sigla Uccp. Faranno funzionare questi nuovi supe­rambulatori di medicina gene­rale i 67 mila medici di fami­glia e di guardia medica, gli 8 mila pediatri di base e 15 mila specialisti ambulatoriali. Per questo esercito di medici che si appresta a cambiare radical­mente modo di lavorare la nuova Convenzione della me­dicina generale, appena sigla­ta, sembra aver preso spunto dallo sport: gioco di squadra. E nessuno starà in panchina. Comporranno ogni singola 'squadra' della nuova assi­stenza di base - che dovrà ga­rantire i servizi 24 ore su 24, per sette giorni su sette - un pool di medici e pediatri di fa­miglia (circa una ventina), quelli della guardia medica che affiancheranno i primi per la copertura notturna e fe­stiva, gli specialisti, i medici che si occupano di prevenzio­ne, i tecnici della riabilitazio­ne e ancora infermieri, segre­tarie, operatori sociali. "Abbiamo voluto fortificare il senso di fiducia dei pazienti, offrendo una struttura sanitaria più com­plessa, sempre pronta a ri­spondere alle necessità degli assistiti, con la quale i cittadi­ni non si sentiranno mai ab­bandonati, ma protetti, guida­ti e soprattutto ben curati". La qualità delle cure è un al­tro cardine della nuova Con­venzione. Il cittadino che si ri­volgerà al suo medico avrà la cura più idonea, determinata da un confronto con l'espe­rienza degli altri colleghi e va­lutata sulla base dell'evidenza clinica. «Il medico non perde­rà la sua autonomia, — prose­gue Zingani — avrà, però, la possibilità nel corso di incon­tri periodici di confrontarsi con gli altri colleghi che fan­no parte della stessa Unità funzionale. Potrà, così, anche scegliere i percorsi di cura più idonei rispetto a situazioni contingenti, per esempio se gli ospedali locali tendono a dimettere precocemente, se i malati cronici aumentano, se il pronto soccorsi faticano a soddisfare le esigenze dell’ur­genza, o se ci si trova davanti, come sta accadendo, al ri­schio di un’epidemia virale nuova». Un altro cambiamen­to importante riguarda la co­siddetta continuità assisten­ziale: i dottori della guardia medica che sarà composta da medici che di notte e nei gior­ni festivi svolgeranno gli in­terventi di urgenza, di giorno all’interno delle Unità com­plesse di cure primarie avran­no funzioni di prevenzione, educazione e formazione. «Contribuiranno anche — precisa Milillo — a tenere aperti gli ambulatori per com­plessive 12 ore al giorno, così conosceranno gli assistiti che poi andranno a visitare a do­micilio per le urgenze, valu­tando le condizioni di salute anche sulla base della storia clinica consultabile via inter­net grazie alla Card sanita­ria ».
fonte: Corriere della Sera.it

1 commento:

  1. Ho ricevuto questo messaggio da un'amica di window e te lo passo affinchè anche tu lo faccia girare fra i tuoi contatti. ... e speriamo bene. ciao un abbraccio.
    URGENTE: DEVI DIRE AI TUOI CONTATTI DI NN ACCETTARE: USTEGGIA@HOTMAIL.IT E ONIACARILIS@HOTMAIL.IT , PERCHE NN E' UN UTENTE, MA UN VIRUS CHE FORMATTA IL PC, E SE LO ACCETTA ANCHE 1 SOLO DEI TUOI CONTATTI, LO PRENDI ANCHE TU. FAI COPIA E INCOLLA E INVIALO ANCHE AI NN IN LINEA FALLO
    Ps. manco farlo apposta, il tuo post è attinente. sarà mica un presagio?

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