
Oltre la metà degli intervistati (il 59%) non sa cos’è il culatello. Per molti (21%) è il tenero fondoschiena dei bambini, per altri (17%) è un vezzeggiativo per lodare un bel lato B, bene che va un salume fatto col posteriore del maiale (12%). Se la passa male anche un altro pregiato insaccato. Il capocollo per un italiano su 4 è (lo dice la parola stessa) «la parte superiore del collo dell’uomo», per uno su 5 è un formaggio (forse perché fa rima con caciocavallo). O fantozzianamente un «capo che tiene il fiato sul collo ai dipendenti». Quanto al salame di Felino, orgoglio della cittadina vicino Parma, un italiano su 3 pensa sia un salume veneto a base di carne di gatto mentre un altro su 3 se lo immagina come un salsiccione a forma di micio. Non va meglio alla tinca gobba dorata, pesce gibboso scambiato per «un osso della gamba con una piccola protuberanza», insomma una tibia bozzuta. A qualcuno invece suggerisce il nome di un vino delle Langhe. Le gustose sarde a beccafico, specialità siciliana, per la metà dei nostri intenditori sono cucinate in salsa di fichi. Oppure essiccate come si fa con i frutti.
Il datterino non lo conosce quasi nessuno: più che un pomodoro la gente pensa sia un dattero molto piccolo o un dolce egiziano a base di datteri. La parmigiana, bontà di melanzane fritte, pomodoro e mozzarella, per il 40% è una ragazza di Parma. O un piatto a base di parmigiano. Un vero formaggio, ossia il Murazzano piemontese, viene preso per «un muro fatto male» o per un modo dialettale di indicare il muratore. Che il formaggio di Fossa si chiami così per la particolare stagionatura è scienza per pochi: per i più magari è fatto col latte delle mucche fassone. C’è confusione anche sui condimenti. L’acidità dell’olio d’oliva per tanti è un retrogusto acre e un difetto che rende l’olio aspro. E l’aceto balsamico si chiama così perché ci sono dentro delle erbe aromatiche e magari torna buono per il mal di gola. Il gastro-dizionario alternativo comprende tre ultime voci. Il barricamento (tecnica di invecchiamento del vino) è una fortificazione, la dieta mediterranea a base di pesce e il marchio «Docg» un partito politico.
fonte: Corriere della Sera.it
Cara Mary, un po' ignorantella mi sento anch'io.
RispondiEliminaMa no!!!!! il culatello, il salame felino, l'aceto balsamico.... mamma mia che appetito :D!!!!
RispondiEliminabuona giornata carissima, e buon fine settimana!!!
ciao
Maria Rosa
Speriamo di migliorare ciao
RispondiEliminaGuardiamo il bicchiere mezzo pieno, noi siamo dall'altra parte!!??!!??
RispondiEliminaCiao Mary, scusa la mia latitanza ma è un periodo un po' ingarbugliato...
RispondiEliminaSe vuoi passare da me c'è qualcosa per te!
Baci