giovedì 17 luglio 2008

Spam: ecco i padroni mondiali

Centosessanta miliardi di e-mail di pubblicità spam inviate ogni giorno nel mondo, aziende criminali che si nascondono dietro falsi indirizzi e false ragioni sociali in Russia o in Estremo Oriente e vendono così online prodotti farmaceutici taroccati e spesso pericolosi, e che riescono a realizzare ciascuna un fatturato annuo di almeno 150 milioni di dollari. E quel che è peggio, una tecnologia che si aggiorna di continuo per disporre di virus, 'troiani' e altri sistemi nuovi per bucare ogni filtro e ogni difesa. Ecco il mondo della criminalità internettiana, raccontato da un dettagliato studio-reportage da Helmut Martin-Jung sulla pagina scientifica dell'autorevole quotidiano di Monaco Sueddeutsche Zeitung. La realtà del crimine virtuale supera ormai l'immaginazione, e rende sempre più difficile combatterlo. Martin-Jung cita Patrick Peterson, un esperto americano di lotta anti-spam che per conto della Ironport, un'azienda Usa specializzata nello sviluppo di sistemi di sicurezza per la rete, ha studiato come funziona specialmente il commercio mondiale di medicinali taroccati. I grandi boss dello spam criminale, calcola Peterson, sono da dieci a quindici persone. Fanno capo soprattutto ad aziende in Russia o in Cina. E una ventina di persone sono i big del commercio online internazionale di medicinali falsi. Il problema più minaccioso è che con virus, programmi software nascosti nelle e-mail, troiani e altri sistemi, i criminali riescono a infettare e a usare come dispatcher almeno centomila computer in circa 106 paesi. Computer i cui proprietari o utenti sono quasi sempre ignari di servire da veicolo.
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